domenica 16 settembre 2012

WELFARE LAB. MICRONIDI A MODENA. MI PIACE.

Visto che l’ottimo modello emiliano di servizi scolastici ed educativi non potrà durare in eterno per i noti motivi di sostenibilita’ economica e organizzativa e che bisognerà individuare e presto, nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, lasciando al pubblico i compiti di programmazione e indirizzo e dare la possibilità al privato capace e affidabile, la possibilità di gestire, i segnali di “vita” che giungono dalla società in questo senso sono da considerare positivamente. Senza per questo dover essere tacciati di “gufismo” nei confronti dei tradizionali e ottimi nidi e scuole d’infanzia comunali. Già forme di gestione “mista” sono presenti nelle nostre città. Devono essere ovviamente valutati con attenzione nei punti di forza e di debolezza che presentano rispetto agli standard abituali. Ampliare l’offerta di servizi, tenere sotto i controllo i costi, migliorare la possibilità che le persone, soprattutto le donne, possano cogliere opportunità professionali senza essere messe di fronte all’alternativa “O mi occupo dei figli o lavoro”. Tutto questo e altro consigliano di provare ancora di più, discutendone adeguatamente, nuovi modelli organizzativi, che non costituiscano tagli lineari di quello che abbiano conosciuto sinora ma che permettano di riprodurre, a medio termine, alcune delle buone condizioni di qualità della vita che abbiamo conosciuto sino ad ora, da rinnovare con modalità adeguate alle nuova situazione.

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