domenica 31 maggio 2009

CONIUGARE SVILUPPO E VALORI. COMINCIAMO DAL RAFFORZAMENTO DELL'IDENTITA' CULTURALE DEI TERRITORI

Una società o una città che non riesce a sviluppare e a valorizzare la personalità dei suoi cittadini perde in competitività. I governi nazionali e e locali più lungimiranti, e Carpi può iscriversi a buon titolo tra questi e continuare su questa strada, investono di più sull'educazione a partire dall'infanzia. Ho provato a sintetizzare la parole di James Heckman, Nobel per l'economia nel 2000 e docente nell'Università di Chicago, un conoscitore quindi dell'economia, che però parla di valori immateriali, di sentimenti, di istruzione, come fattori fondamentali per produrre valore economico concreto, quello di cui ha bisogno una comunità e chi ci abita, per vivere in condizioni adeguate, producendo ricchezza e consumandola in modo sostenibile ed equilibrato. Famiglie e istituzioni sono i pilastri di questo modello di sviluppo. E la coesione sociale che ancora conosciamo a Carpi, dove si continua a vivere bene, pur con le grandi trasformazioni in atto e i grandi nodi da sciogliere sul tappeto, dalla crisi economica, al welfare da riprogrammare perchè si adatti maggiormente alla nuova composizione del corpo sociale in fase di risorse economiche calanti, all'aiuto alle varie generazioni che sono alle prese con problemi che sino a pochi anni fa erano sconosciuti, va non solo puntellata ma alimentata con interventi adeguati perchè possa rigenerarsi. Nel prossimo consiglio comunale di Carpi, se sarò eletto, mi rendo conto che dovremmo parlare di temi molto più concreti, ma se riusciremo tutti noi a tenere a mente e ad avere piena consapevolezza, al di là di ideologismi o schieramenti, della altissima posta in palio nei prossimi anni nei quali anche noi, dovremo contribuire, con tutto il corpo sociale, al disegno della nuova Carpi del 21° secolo, credo si potrà fare un buon lavoro al servizio della città e delle generazioni future di carpigiani. Che, si mettano il cuore in pace i nostalgici o chi vorrebbe con un colpo di bacchetta magica tornare di colpo agli anni 70, saranno di vari colori, tratti somatici, con pluralità di culture e religioni. E tutti, solo nel pieno rispetto di diritti e doveri della comunità e dello Stato, potranno essere a pieno titolo carpigiani.

NUOVE VIABILITA' E QUARTIERI, CONSIGLIERI COMUNALI DI ASCOLTO E DIALOGO PER MANTENERE VICINI CITTADINI E ISTITUZIONI

Oltre a partecipare alle sedute, al dibattito, al voto, coerentemente con il programma di governo del candidato Sindaco sostenuto, cosa potrebbe fare un consigliere comunale che voglia provare ad interpretare il proprio ruolo in termini di massima vicinanza ai territori di cui è espressione? Ad esempio nella zona dove abito, tra Via Bollitora, Piazzale Gorizia e Via Cuneo, dove di fatto è in atto una espansione urbanistica che con la vicina autostrada potrebbe determinare un cambiamento della viabilità, che potrebbe anche intercettare flussi di spostamenti non solo interni al quartiere come ora ma anche esterni, con la realizzazione della nuova rotonda decisa dalla Giunta tra Via Bollitora-Cuneo e la Morbidina. Molti, in questo quartiere si chiedono come poter contribuire a governare queste trasformazioni, che pur ritenute importanti, non si vuole che cambino le caratteristiche della zona. Di fatto quartiere residenziale, che non si vuole assuma compiti di zona di transito veloce verso altre arterie stradali o zone della città. Credo che il rischio siano meno reale di quanto si teme. Ma come Consigliere comunale di Carpi, se sarò eletto, mi occuperò, non solo di ascoltare queste preoccupazioni ma anche di tradurle in atti operativi concreti, di stimolo e richiesta di informazioni che comunicherò ai miei interlocutori nel quartiere, si tratti di miei elettori o meno, per cercare di dare valore e nuova concretezza al ruolo del consigliere comunale. Che vorrei sempre meno, oscuro partecipante a sedute o commissioni di palazzo ma sempre più, senza manie di protagonismo, attore attivo del processo di sempre maggiore contatto e coinvolgimento reciproco, per la produzione di coesione sociale, tra cittadini e loro rappresentanti, cittadini a nostra volta, nelle istituzioni comunali.

CARO DIARIO ELETTORALE, SCRIVO MENO MA PARLO DI PIU' CON I MIEI CONCITTADINI

Caro blog, visto che non sei un mass media, certo potresti esserlo se ti avessi impostato come tale, ma soprattutto sei un diario, poco più di un brogliaccio sul quale annotare gli eventi di queste settimane, volevo solo rassicurarti e rassicurare eventuali lettori con i quali condivido questi sentimenti, che non ti ho abbandonato ma semplicemente sto facendo ciò che un candidato al consiglio comunale della propria città, in queste settimane che precedono il voto del 6-7 giugno credo debba cercare di fare. Cioè parlare con i propri concittadini,amici, conoscenti che possano aiutarmi a raggiungere l'obiettivo dell'elezione in Consiglio comunale per il quale ho dato la mia disponibilità al PD e accettato di metterci la faccia. Grazie dunque a tutti quelli che mi conoscono e che mi stanno aiutando a far conoscere la mia candidatura, che con tutte le cose che un carpigiano/carpigiana d'oggi ha da fare, potrebbe anche essere sfuggita.

mercoledì 13 maggio 2009

Gli appuntamenti elettorali del candidato Bagnoli dei prossimi giorni

Domenica 17, ore 16 Festa al Parco “Pertini”, con il candidato Sindaco Enrico Campedelli che presenterà i candidati al Consiglio comunale della zona sud di Carpi, tra i quali ci sarò anche io. Martedì 19, dalle 21, presso il Centro sociale “Gorizia”, in via Cuneo, sempre presente Enrico Campedelli, incontro con i candidati PD del quartiere Sud, per il Consiglio comunale di Carpi e il Consiglio della Provincia di Modena.

martedì 12 maggio 2009

Carpi: 2 squadre di calcio in serie D. Sassuolo, 1 squadra in serie B che lotta per la serie A

Complimenti alla Dorando Pietri che ha conquistato la promozione alla serie D del campionato di calcio e che per la gioia di tanti appassionati, nella prossima stagione, potrà gustarsi, sportivamente, un gran derby con la blasonata formazione del Carpi, che in D ci staziona da anni, dopo i trascorsi nella allora serie C-1. Complimenti anche alla formazione di pallavolo femminile del Presidente Astarita che ha conquistato la serie A-2. Ma tornando al calcio, si faccia o meno la fusione tra i due sodalizi calcistici cittadini più titolati, non può che suscitare qualche riflessione il dato di fatto che ho messo a titolo di questa breve nota. Per farla breve, l’autonomia di ogni sodalizio o impresa economica è una cosa sacrosanta e non ci devono essere fusioni per forza, che siano sportive o in campo economico, a meno che non vi siano ragioni gravi. Quello che abbiamo sotto i nostri occhi è però proprio un bell’esempio calzante, tra i tanti fattori che influiscono nelle varie situazioni, dell’importanza di riuscire a fare vincere la cultura della collaborazione rispetto a quella del puro amor proprio e individualismo. Se la cultura del fare e fare bene che tanti riconoscono alla gente della nostra terra, si contaminasse maggiormente con la cultura del “fare insieme” e del fare più squadra, visto che di sport si parla, credo ci toglieremmo tante soddisfazioni sportive e di coltivazione dell’amor proprio per la nostra città, che se preso alle dosi giuste, nello sport e in altri campi, potrebbe dare un importante contributo per generosità e importanza, nel mantenimento della coesione sociale carpigiana, alimentandone lo spirito e l’identità culturale che accomuna tutti noi o la maggior parte di noi che viviamo in questo territorio.

PORTA A PORTA

Roba dell’altro mondo! Quattro “ragazzi” tra i 19 e i 24 anni che sono interessati ad incontrare un “esperto” per cercare di capire meglio che cosa bolle in pentola con la prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno per la comunità carpigiana. E’ successo a me ieri sera a casa di una amica e uno dei quattro è figlio suo. L’esperto di politica, io che per la prima volta mi candido per il Consiglio comunale. L’ironia ci sta perché so benissimo quanto sia difficile dialogare e illustrare le regole del gioco che governano anche la nostra città a giovani spesso digiuni se non allergici a tutto quanto odora di “politica”, verso la quale c’è sempre quel non so che misto che ti attira e un po’ ti respinge, perché sai che è una roba che può servire ed è importante ma che può essere fortemente urticante, se non tossica, se maneggiata male. Il mio partito, il Pd, ci invita a fare questi incontri informali, di caseggiato o di appartamento, tutte le volte che sia possibile. Io lo pensavo già di mio ma sono contento che questa sia l’indicazione ufficiale per noi candidati perché ogni volta che parlo con le persone, raramente trovo irritazione o chi mi allontana, sento anzi una fortissima domanda di capire, di partecipazione politica, di poter condividere in misura sempre maggiore, ciò che si fa in città, ciò che ha fatto il Sindaco Campedelli e quel tale o tal altro assessore, discutendo di quella o di quell’altra decisione. E’ bello! Mi sono sentito utile. Forse sono stato fortunato ma mi sono trovato molto più spesso di quanto si possa immaginare a contatto con persone che vogliono parlare, capire, essere ascoltate, attenzione non ricevere una bella palla sulla spalla e via, dico ascoltate e che si attendono un rendiconto della tua azione politica. Certo, ho incontrato anche persone attratte dall’anti-politica e dalla voglia di mandare tutti a quel paese e via, ma trovo che chi non si è rinchiuso a riccio nella fase di puro lamento o brontolamento, con meno speranze che in passato ma ancora fiduciosi in quello che si potrà fare a Carpi nei prossimi anni con un buon consiglio comunale dove spero di essere eletto e con Enrico Campedelli sindaco, mi pare siano ancora una robusta maggioranza. La campagna elettorale locale è appena iniziata. Per informazioni, chiarimenti sui temi sui quali intendo impegnarmi in caso di elezioni in Consiglio comunale o concordare brevi incontri potete mandarmi un messaggio all’indirizzo marcobagnoli@tin.it .

venerdì 8 maggio 2009

BENE GLI ASILI APERTI IN AGOSTO. ORA I CAMPI GIOCO ESTIVI

Bene l'annunciata apertura di alcuni asili nido e scuole d'infanzia delle Terre d'argine nel prossimo mese di agosto per aiutare le famiglie com bimbi di persone che lavorano e non possono contare per la loro custodia, su aiuti familiari, come nonni, parenti più prossimi e simili. Ora sarebbe importante se, con un maggior grado di coordinamento, nel mese di agosto, sempre perchè non tutti sono in ferie e ci sono genitori al lavoro con figli che non si saprebbe a chi lasciare, che fosse possibile estendere anche il servizio di campi gioco che di solito comincia a giugno, subito dopo la fine della scuola per proseguire fino alla fine di luglio. Non dico che debbano essere tenuti aperti tutti, ma si potrebbe chiedere uno sforzo organizzativo maggiore ai promotori dei campi, con programmi di scaglionamento ferie o riposi degli educatori, per garantire questi servizi di assistenza anche nelle settimane di agosto: nelle quali ormai appartiene al passato che di fatto non si lavori perchè le fabbriche sono chiuse. E spesso anche le ferie d'agosto sono di due settimane. Chi tiene i figli nelle altre due del mese? Estendere il servizio campi gioco estivo anche in agosto, sarebbe proprio un bel toccasana per l'organizzazione giornaliera di molte famiglie. Se è vero che il nostro sistema di welfare deve essere aggiornato e modificato, mi pare che esempi e ipotesi come queste vadano nella giusta direzione.

giovedì 7 maggio 2009

RAGIONE E SENTIMENTO

Per fortuna, per motivi di lavoro e per inclinazione personale mi capita di parlare con molte persone, di Carpi e non solo. In campagna elettorale poi i contatti sono ancora maggiori! E capita spesso di parlare di problemi e di temi di attualità. Negli ultimi tempi, ascoltando ciò che mi si dice, mi accorgo che ci sono molti temi, problemi, situazioni, argomenti, che non trovano spesso riscontro nel dibattito politico e istituzionale. O almeno se ne parla spesso come sfondo, non come argomenti importantissimi per la vita delle persone. Alcuni esempi. Anche se nessuno mette in dubbio la qualità della vita che è da tutti riscontrabile a Carpi, ci sono molte persone, anche da noi, che soffrono di solitudine. Per svariati motivi, casi della vita, separazioni, lutti o semplici motivi di lavoro. Una situazione che genera sofferenze individuali che diventano di rilevanza sociale. E anche quando non si è da soli il disagio familiare o le crescenti difficoltà nel rapporto tra genitori e figli è una realtà ben presente, con grandi trasformazioni in atto dovute ai cambiamenti dell'ultimo decennio, come ben sanno al nostro Centro per le famiglie sempre pieno di utenti. La situazione economica difficile e nota a tutti, produce poi i suoi effetti non solo sul piano del potere d'acquisto dei cittadini ma è causa di forme di disagio psicologico per i cambiamenti di costume, di abitudini e per l'aumento delle disuguaglianze sociali. Tante le domande alla politica, anche locale, di lavorare per incrementare la felicità delle persone che vivono in questo territorio. Vedremo nel prossimo consiglio comunale delibere intitolate "Provvedimenti contro la solitudine" o di "Monitoraggio delle emozioni dei carpigiani", sino ad improbabili azioni di misurazione della felicità dei nostri concittadini ? Ovviamente non credo. Però credo che chi sarà nel prossimo Consiglio comunale dovrà cercare di favorire la circolazione di nuovi argomenti e nuovi linguaggi che permettano anche a questi temi, accanto alle tradizionali materie amministrative, di poter essere valutate per l'adozione delle misure di competenza dell'Ente locale. Il Comune che tutti vogliamo, ancora più vicino ai cittadini , potrebbe mettere radici sempre più robuste anche passando da sentieri politici meno esplorati, almeno nelle istituzioni, come potrebbero essere questi, di tipo sì immateriale ma vicinissimi non solo alla ragione ma anche al cuore dei carpigiani.

mercoledì 6 maggio 2009

SUCCESSO PER LA FESTA PD DI S. CROCE, NONOSTANTE IL MALTEMPO

Domenica sera, 3 maggio, si è conclusa l'edizione 2009 della Festa del Partito Democratico a S. Croce di Carpi. Come segretario del Circolo "Carpi Sud", uno di quelli che ha promosso la Festa, con il Circolo "Carpi Ovest", "Santa Croce" e "Aldo Moro" ero lì per dare una mano. Risultati economici e organizzativi a parte della Festa, che serviranno per finanziare le attività del Partito Democratico di Carpi, ancora una volta mi sorprende e mi emoziona la capacità di lavorare insieme e di fare squadra, per dare un servizio a chi viene a mangiare o a partecipare alle attività di intrattenimento della Festa, di tante persone, di generazioni e caratteri diversi, che trovano in quell'appuntamento una occasione di costruire qualche cosa insieme, dove c'è posto naturalmente anche per un'idea politica comune o di area di centro sinistra, ma non solo. Trovo anche che sia uno dei "miracoli" che, almeno a Carpi negli ultimi anni il Pd è riuscito a fare, di riuscire a trovare un minimo comune denominatore, un punto comune nel quale nel quale hanno potuto convergere persone con storie individuali, professionali e politiche diversissime e che in stagioni diverse erano su fronti politici opposti ed erano avversari. Questi piccoli e grandi "miracoli" annuali di grande coesione sociale generati dalle Feste, quelle del Pd ma viste anche in altre occasioni, sono parte, non l'unica certo, ma importante, di ciò di cui ha bisogno una comunità, come le nostre, nelle quali i grandi cambiamenti sociali in atto, fanno temere di perdere la propria identità. A S. Croce, nonostante il maltempo, volontari e partecipanti alla Festa, ancora una volta hanno contribuito alla riuscita della Festa, rinnovando un sentimento comune che ci fa sentire, pur nelle diversità individuali, legati a questo territorio. A me non sembra poco.

martedì 5 maggio 2009

DOCUMENTO 2009 FORUM PD SU "IMMIGRAZIONE, COESIONE SOCIALE, PARTECIPAZIONE

Il lavoro del nostro Forum che ho avuto il compito di coordinare, riguardava tre aree di conoscenza: l’Immigrazione, la Coesione sociale e la Partecipazione. Ben presto, man mano che abbiamo incontrato i componenti del Forum, parlando con cittadini, iscritti o simpatizzanti, ci siamo accorti di due aspetti: da un lato della grande trasversalità di questi temi, cioè del fatto che sono fortemente connessi tra di loro e dall’altro della grande rilevanza, a livelli percettivi e oggettivi, di tutto quanto può essere compreso nel pianeta “Immigrazione”. Va sottolineato infatti che, al di là della volontà del coordinatore, è significativo che nello svolgimento spontaneo di dibattiti e discussioni, sia stato questo tema, data anche la sua complessità, a monopolizzare il numero e la qualità degli interventi e sollecitazioni che abbiamo raccolto nell’attività del Forum.

In estrema sintesi dall’attività del nostro Gruppo, oltre alla serie di proposte che saranno elencate brevemente in seguito, ci è parso di poter riconoscere alcune tendenze fondamentali o comunque che ci sono apparse largamente condivise:

- Per l’Immigrazione, tra molti dei nostri cittadini, siano residenti nel comune da molti o pochi anni o mesi, accanto a sentimenti prevalenti di accoglienza e di volontà di integrazione degli immigrati, con il raddoppio della popolazione straniera, passata in 5 anni dal 5 al 10% della popolazione totale, sembra farsi strada la convinzione che non solo l’integrazione globale quando possibile ma anche un modello di coesistenza di culture, in un sistema generale di regole condivise, con doveri e diritti per tutti, sia da perseguire, accanto al primo, per la città dei prossimi anni e decenni. Il punto di riferimento dei prossimi anni deve dunque essere una società integrata e multiculturale, a partire dai livelli locali.

In un contesto di alta qualità della vita, con servizi qualificati e un ventaglio significativo di opportunità, siamo di fronte ad una concreta trasformazione della composizione sociale di Carpi, in linea con tutte le realtà più sviluppate del nostro Paese: aumenta notevolmente ma riduce le proprie dimensioni per componenti, il numero di nuclei famigliari; aumenta il numero di anziani oltre alla stessa natalità, che resta elevata, soprattutto per i maggiori tassi di nascita tra gli immigrati. Tra questi ultimi è ormai un dato sociale di fatto il così detto “Immigrato di seconda generazione”, come ad esempio è tipico il caso di tanti adolescenti, cresciuti di fatto a Carpi, con piena padronanza della lingua e della cultura di convivenza emiliana, ma in possesso anche della propria cultura d’origine. Con la pluralità di culture esistenti nel corpo sociale di Carpi, pur in presenza di un mondo del volontariato produttore di coesione sociale che ha più difficoltà rispetto al passato, a Carpi c’è ancora una rete sociale solida e c’è fiducia sulle potenzialità e caratteristiche della città. Le persone che hanno partecipato agli incontri e anche altri che hanno dato contributi esterni hanno manifestato l’esigenza che vadano ulteriormente incoraggiate e promosse tutte le azioni che possono favorire coesione e rafforzamento dell’identità sociale di ciò che è e sarà Carpi. Questo documento rappresenta una sintesi dei temi dei quali si è parlato nell’attività del Forum “Immigrazione, Coesione sociale, Partecipazione”

Linee Guida generali

• Sussidiarietà

All’interno del Forum , da molti interventi, premesso che il livello di servizi e offerta sociale della città è considerato buono e soddisfacente, è emersa l’esigenza che vadano rilanciati e rivitalizzati i rapporti tra i vari soggetti presenti sul territorio operanti in questi settori ( Comune, Terzo settore, Diocesi, Fondazione Crc ), nel rispetto delle rispettive autonomie, per concorrere alla definizione di strategie generali e operative. Il quadro normativo nazionale e regionale, a giudizio di vari partecipanti al Forum dovrebbe favorire un quadro al cui centro, oltre all’ente pubblico, dovrebbero trovarsi, altre forme di costruzione del bene comune, come la sussidiarietà, intesa in sintesi come complementarietà tra pubblico e privato sociale. In vista di questi obiettivi nel Forum è stata manifestata l’esigenza che il Terzo settore trovi forme di riconoscimento strutturale quale interlocutore privilegiato per l’attivazione o riattivazione dei percorsi di salute e benessere, previsti per il conseguimento degli obiettivi stabiliti dalle normative vigenti a livello generale, regionale e locale. Si ritiene inoltre importante rilanciare anche le forme di partecipazione e consultazione del mondo del volontariato sociale della città,


• Immigrazione

- Una società giusta è una società in cui si valorizzano diritti e doveri. Le regole, condivise, sono alla base, per lo sviluppo e la crescita sociale di una città, in un’ottica di valorizzazione reciproca. La nostra riflessione deve essere volta a capire quali strumenti mettere in campo per stabilire un modello di welfare che UNISCA la società e accompagni i processi di modernizzazione con la solidità e la ricchezza della rete sociale che da sempre contraddistingue Carpi.
- Promozione di azioni che producano fiducia reciproca nella società carpigiana tutta, tra italiani e cittadini stranieri, per favorire la sua coesione. Occorre pertanto continuare a produrre buone pratiche e azioni che producano fiducia. Ecco quindi il valore aggiunto di una rete tra soggetti pubblici, privati e del terzo settore volti ad affrontare organicamente le nuove tematiche in essere e consolidare quello che a tutti gli effetti deve diventare un nuovo patto sociale in una prospettiva di arricchimento e valorizzazione specifica per il prossimo futuro.

- Sicurezza

- Proseguimento e rafforzamento delle iniziative messe in campo in questi anni: video-sorveglianza, trasferimento delle competenze di Polizia locale all’Unione e istituzione di pattuglie notturne, assistenti civici, tavoli di coordinamento tra Istituzioni e Forze dell’Ordine

- Giudizio positivo della modalità e fermezza con la quale l’Amministrazione ha affrontato emergenze come quelle di Via Bolsena con uno stato di irregolarità e degrado diffusi. Si è così dimostrato nei fatti come a Carpi, puntando su garanzia e rispetto dei diritti e dei doveri per tutti e applicando questo orientamento con efficacia, prontezza e autorevolezza, si possa costruire un efficace antidoto ai problemi di degrado che possono presentarsi.

- Valorizzare in tutte le forme possibili l’accessibilità alla città ( salute, offerta scolastica, servizi sociali, offerta culturale, lavoro..) e la riqualificazione delle sue aree. Garantire, ad esempio, un centro storico “vivo” e simbolicamente punto di riferimento della città, oltre a coprire un aspetto culturale e di valorizzazione del territorio aiuta a prevenire situazioni di insicurezza per la cittadinanza.

- Valorizzare le forme di partecipazione delle comunità straniere, con i giusti tempi, senza voler forzare la maturazione dei processi e ribadendo, con fatti e parole, l’importanza del rispetto delle regole della nostra comunità. Ampliare dunque le possibilità di incontro e confronto tra culture, con l’ausilio di mediazioni linguistiche sempre nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza

• Coesione sociale

- Urbanistica. Sostenere uno sviluppo urbanistico equilibrato della città evitando che da noi possano verificarsi fenomeni diffusi di quartieri o caseggiati ghetto

- Casa. Consolidare gli interventi di supporto all’accesso della casa ( contributi economici e di garanzia ) valorizzando la rete dei soggetti interessati


- Lavoro. Sviluppare azioni formative maggiormente legate all’acquisizione di competenze più richieste dal mercato locale.

- Cura. Verificare possibilità di forme di gestione di servizi più flessibili da aggiungere a quelle attuali. In particolare per anziani e famiglie nella cura dei minori (micronidi).


- Semplificazione e adeguamento Burocrazia nell’ambito dei programmi regionali di costruzione di nuove forme di welfare. Adeguamento il più rapido ed efficace possibile, per quanto di competenza dell’ente locale, per avvicinare ulteriormente le risposte dell’amministrazione pubblica alle esigenze dei cittadini in presenza di cambiamenti sociali molto più rapidi anche a Carpi rispetto al passato e conseguenti necessità di sviluppare la rete di protezione sociale esistente

- Luoghi Comuni. Se non è vero che le case pubbliche vengono di fatto assegnate prevalentemente agli stranieri o che nelle graduatorie degli asili nido gli stranieri “passano davanti” agli italiani, costruire modalità e percorsi che chiariscano questi aspetti non secondari, che se lasciati circolare liberamente, provocano lo sviluppo di stereotipi e sentimenti razzisti per i quali una adeguata comunicazione eviterebbe rischi maggiori per la coesione sociale.


- Carpigianità senza campanile. Favorire la formazione e costruzione di competenze da parte di soggetti legati e residenti nel territorio. Costruire percorsi che in futuro favoriscano processi di rientro degli investimenti fatti e che le persone di Carpi che li hanno ricevuti si sentano moralmente impegnati a restituire alla comunità il loro sapere acquisito grazie a fondi di tutti. La coesione sociale si costruisce anche contrastando la formazione di oligarchie ed elite sociali unicamente autoreferenziali

- Fondo carpigiano. Si propone di approfondire la realizzazione, sulla base di esperienze già attuate in passato dalle associazioni di categoria locali, di un fondo, alimentato dal risparmio locale e remunerato a tassi di mercato, che favorisca il mantenimento sul territorio del risparmio della comunità carpigiana e che da qui possa essere destinato ad impieghi locali. Nel Forum non è emerso un modello di proposta preciso ma ci si è posti il tema di far rimanere il risparmio e il valore economico prodotto dalla collettività carpigiana, il più possibile sul nostro territorio

- Reti di solidarietà. Moltiplicare le azioni di sostegno in tutti i centri sociali e culturali dell’area carpigiana nei quali è ancora molto forte il senso di appartenenza alla comunità locale. Evitare fenomeni di abbandono di questi presidi che non porterebbero ad altro che ad un impoverimento progressivo delle reti di solidarietà sociale o a rischi di autorefenzialità di questi gruppi.


- Lotta alle nuove povertà. Imparare a riconoscere le nuove forme di povertà e disagio della Carpi di oggi con l’adozione di nuovi strumenti operativi e di nuove regole che tengano conto della necessità di adottare nuovi parametri per imparare a intercettare questi fenomeni e indicatori di nuove povertà che spesso si presentano anche quando si ha un lavoro e una vita in apparenza normale, sottovalutando la rilevanza che hanno nuovi fenomeni sociali quali la separazione, il divorzio, la necessità di assistere persone anziane, contenziosi famiglie/badanti con rischi di “lotte tra poveri” e comunque la molteplicità di aree di disagio. Non per tutte il Comune può intervenire ma riconoscere queste dinamiche per la programmazione degli interventi è di grande importanza per l’attività di Governo locale improntata al mantenimento della coesione sociale.

- Osservatorio. Istituire un osservatorio qualificato delle dinamiche sociali che fornisca elementi all’Amministrazione locale per prendere decisioni di politiche sociale territoriale.


- Telesorveglianza. Estendere la realizzazione di questi strumenti ed affidarla al Comando di Polizia Municipale delle Terre d’Argine.

- Vicinato. Proseguire con le politiche di incontro e mantenimento della vicinanza tra persone che abitano nello stesso quartiere o condominio, favorendo la realizzazione di progetti di questo tipo e per i quali esistono anche indicazioni a livello di Unione Europea


• Partecipazione

Dal Forum sono giunte richieste di ulteriore potenziamento delle attività di comunicazione, contatto e partecipazione, favorendo azioni che incrementino ulteriormente le risposte a queste domande di partecipazione e/o coinvolgimento nella vita pubblica cittadina.
Nel Forum in particolare ci sono state richieste di ulteriore sviluppo delle Consulte e di attenzione a forma di partecipazione civile più o meno spontanea o strutturate, la possibilità per i cittadini di entrare in di processi, per ottenere che l’attività di ascolto sempre attuata dall’amministrazione comunale mantenga e consolidi la propria efficacia e autorevolezza.
Proprio in momenti come questi, anche a causa della difficile situazione economica, nei quali è maggiore il rischio che si attenui la coesione sociale che ha sempre costituito uno dei punti di forza della qualità della vita per chi abita nella nostra città.

*Documento elaborato da Marco Bagnoli. Consegnato all'Unione Comunale del Partito Democratico per il candidato Sindaco, Enrico Campedelli ed utilizzato per il programma di coalizione.

sabato 2 maggio 2009

FINE ANNO SCOLASTICO IN ROSSO PER LE SCUOLE CARPIGIANE

Mi pare che molti nostri concittadini carpigiani non abbiano ancora preso piena consapevolezza delle difficoltà economiche nelle quali versano gli istituti scolastici della città, con rischi conseguenti, non solo amministrativi ma anche educativi, sino a pochi anni fa assolutamente inimmaginabili. Come presidente del Quarto circolo didattico di Carpi, uno di quelli nei quali la situazione finanziaria è meno preoccupante ma ugualmente seria, ho potuto constatare quanto siano vicine ipotesi che non ci siano soldi per pagare le supplenze, per effettuare progetti didattici o che possano crearsi possibili "buchi" nell'offerta formativa dei vari ordini di scuola. Per non parlare delle minori garanzie di servizi scolastici per i disabili o per gli alunni affetti da DSA, i disturbi specifici dell'apprendimento che oggi vengono riconosciuti per tempo e che necessitano di forme di sostegno specifiche rispetto al passato per garantire forme nuove di successo scolastico. La nostra parlamentare carpigiana, On. Manuela Ghizzoni e L'assessore Maria Filippi, ce lo hanno ricordato più volte negli ultimi mesi: ci sono rischi grandissimi per la costruzione delle competenze delle generazioni future di italiani. La visione ragionieristica e ossessivamente ideologica con la quale la Gelmini & company con la retorica del "maestro unico" e provvedimenti a seguire, stanno smontando la scuola pubblica dovrebbe allarmare fasce di popolazione ben più ampie di quelle che sul piano politico possono riconoscersi nell'opposizione al governo Berlusconi. Evidentemente non si è capito quanto grande sia la posta in gioco. E ci vorrà molto più di qualche pacca sulla spalla, modello "Visto che il tempo pieno non è stato toccato? o "Visto che non cambia niente e si tagliano solo gli sprechi?" per attenuare la profonda preoccupazione che comincia ad allargarsi, e non me ne rallegro, in chi ha figli a scuola e in molti altri, che comprendono quanto pericoloso possa essere questo gioco di cambiare la scuola che è di tutti, a colpi di maggioranza, senza misure più condivise che sarebbero auspicabili. Temi complessi e ai quali forse è difficile appassionarsi senza un interesse diretto. Poi il Comune ha competenze solo parziali sulle istituzioni scolastiche. Di certo però, nel prossimo futuro, l'Amministrazione comunale e lo stesso Consiglio, dovranno alzare ulteriormente l'attenzione su questo pilastro fondamentale della vita della città, per continuare a garantire una qualità formativa delle nuove generazioni che potrebbe essere messa seriamente a rischio. Senza contare, come già avviene in diverse scuole, che gli istituti potrebbero trovarsi costretti a chiedere contributi crescenti alle famiglie carpigiane. E non c'è dubbio che la qualità della vita a Carpi che tutti vogliamo difendere per chi vive in questo territorio passa senza dubbio anche dallo situazione delle nostre scuole.

venerdì 1 maggio 2009

1° MAGGIO, GRAZIE DI ESISTERE! LAVORO E QUALITA' DELLA VITA

Questa sera, 1° maggio 2009, alle 21, alla Festa di Primavera del Partito Democratico di Carpi, a S.Croce, presenti Enrico Campedelli, candidato Sindaco di Carpi ed Emilio Sabattini, candidato Presidente della Provincia di Modena, ci saremo anche noi, i candidati al Consiglio comunale di Carpi.
Una presentazione che non poteva capitare in una data più importante e più bella, in un periodo nel quale molti, se non tutti, nei tempi difficili di crisi economica che stiamo vivendo, stiamo riscoprendo ulteriormente l'importanza del lavoro, intanto di averne uno, possibilmente non solo un lavoro qualsiasi, ma anche un lavoro di qualità. Che sia mezzo e non unicamente fine, per la costruzione di società e città più giuste, con un minor grado di disuguaglianza sociale, nell'interesse di tutti. Carpigiani e carpigiane di ogni età.