mercoledì 29 febbraio 2012

PSC, PROGRAMMAZIONE IMPIANTISTICA SPORTIVA AD USI ESCLUSIVI O POLIVALENTI PER GRANDI EVENTI .

Il 16 febbraio scorso il Consiglio comunale ha approvato il documento di indirizzo per il futuro PSC, in sintesi alcune indicazioni per il piano regolatore della città. Ho presentato due emendamenti, uno come gruppo Pd e uno con il Consigliere IDV Andrea Bizzarri,approvati dal Consiglio e relativi ad impegni per una Carpi futura più accessibile per i diversamente abili e chi si muove in carrozzina e indicazioni affinchè la città si doti, favorendo progettualità pubbliche e private sostenibili, per lambiente di tipo economico, di strutture sportive e polivalenti per cultura e spettacoli adeguate alle sue dimensioni e al ruolo di centro di area vasta e di cerniera tra le province di Modena e Reggio Emilia. Ecco i testi che sono stati approvati:

I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo consigliare del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori, propongono di inserire il seguente emendamento
“PROGRAMMAZIONE IMPIANTISTICA SPORTIVA AD USI ESCLUSIVI O POLIVALENTI PER GRANDI EVENTI” .
Si propone che l'emendamento sia inserito come paragrafo nel capitolo “Le scommesse del Futuro “ esattamente dopo “IL SISTEMA PRODUTTIVO”
Riportiamo qui di seguito il testo integrale della nostra proposta:

“Si ritiene che il futuro PSC debba riservare una attenzione specifica alla programmazione generale relativa agli impianti sportivi del territorio, da quelli per lo sport di base alle strutture che possano stabilmente diventare sede per l’attività di società sportive di varie discipline di livello regionale e nazionale.
Per programmazione generale si intende la definizione di livelli e obiettivi standard in fatto di impiantistica sportiva e per eventi culturali o di spettacolo, al di sotto dei quali una città con le caratteristiche di Carpi, non debba collocarsi, nell’arco temporale nel quale il PSC dovrà produrre i propri effetti.
In questo ambito si ritiene che vada superato e comunque progressivamente aggiornato il modello tradizionale di governance dei rapporti tra Enti locali e mondo dello sport che negli ultimi decenni, di fatto, ha assegnato in prevalenza al Comune il ruolo di attore unico.
Ribadito che non è solo dai risultati sportivi delle singole discipline, pur se importanti, che può discendere la struttura delle politiche comunali per l’impiantista sportiva, a medio e lungo termine, si ritiene che invece sia diritto e dovere dell’Ente locale, tutelando l’interesse generale e facendosene garante, per quanto di propria competenza, creare le condizioni, con accordi e impegni reciproci, affinchè anche i privati, nelle forme previste dalla legge possano concorrere alla progettazione sul territorio dell’impiantistica sportiva. Impianti nei quali, all’interno del nuovo PSC, si ritiene che debba altresì trovare spazio una corrispondente attenzione rispetto all’esigenza di dotare la nostra città di una grande contenitore polifunzionale, che possa ospitare tutto l’anno concerti, spettacoli, proposte culturali, eventi sportivi, convegni, congressi, iniziative di promozione economica, fiere e manifestazioni, oltre che attività aggregative e di intrattenimento, con parametri qualitativi e quantitativi adeguati ad una città che, nell’ultimo decennio ha registrato uno sviluppo demografico crescente e progressivo, aumentando di circa il 15% la propria popolazione.

Una struttura di questo tipo sarebbe, dal un lato un apprezzabile strumento di forte richiamo per un’utenza sovra urbana, in grado di qualificare ulteriormente l’attrattività della nostra città, e dall’altro fornirebbe una necessaria risposta a svariate funzioni ed esigenze della comunità urbana.
Questo percorso dovrà svilupparsi su due linee direttrici fondamentali, da un lato una giusta sinergia tra tutti i soggetti del territorio, partendo dall’Amministrazione comunale per passare alle associazioni, fondazioni ed enti privati e dall’altro con la realizzazione di un piano di valorizzazione commerciale della struttura che consenta di sostenerne l’autofinanziamento.



F.to
Marco Bagnoli (Consigliere Pd)
Andrea Bizzarri (Capogruppo Idv)

PSC, IMPEGNI PER UNA CARPI PIU' "ACCESSIBILE" PER I DIVERSAMENTE ABILI E LE "CARROZZINE"

Il 16 febbraio scorso il Consiglio comunale ha approvato il documento di indirizzo per il futuro PSC, in sintesi alcune indicazioni per il piano regolatore della città. Ho presentato due emendamenti, uno come gruppo Pd e uno con il Consigliere IDV Andrea Bizzarri,approvati dal Consiglio e relativi ad impegni per una Carpi futura più accessibile per i diversamente abili e chi si muove in carrozzina e indicazioni affinchè la città si doti, favorendo progettualità pubbliche e private sostenibili, per lambiente di tipo economico, di strutture sportive e polivalenti per cultura e spettacoli adeguate alle sue dimensioni e al ruolo di centro di area vasta e di cerniera tra le province di Modena e Reggio Emilia. Ecco i testi che sono stati approvati:


"Emendamento al documento di indirizzo per la fase di discussione con la Città sul nuovo Piano Strutturale Comunale:
I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo consigliare del Partito Democratico, propongono di inserire il seguente emendamento
“CARPI CITTA’-LABORATORIO DI IDEE E BUONE PRATICHE PER L’ACCESSIBILITA' E MOBILITA' URBANA DEI DIVERSAMENTE ABILI” .
Si propone che l'emendamento sia inserito come paragrafo nel capitolo “Le scommesse del Futuro “ esattamente dopo “IL SISTEMA DELLA MOBILITA”
Riportiamo qui di seguito il testo integrale della nostra proposta:
“Si propone che in questo documento di indirizzo, per quanto rientra tra le competenze e le politiche attuabili dall'Ente locale, si assuma l'obiettivo formale e sostanziale, improntato all'esperienza, alle competenze tecniche presenti sul territorio e al buon senso, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio e di equilibrata amministrazione, di estendere e incentivare le opportunità di mobilità e accessibilità “protetta” nel territorio urbano. Per fare di Carpi una città più fruibile e “amichevole” da parte di chi è portatore di forme di disabilità che ne limitano le possibilità di movimento e circolazione.
Si ritiene che la diffusione di un orientamento culturale e di una sensibilità urbanistica che sappia coniugare le ragioni dello sviluppo con quelle della attenzione e delle esigenze di circolazione in città con il minor numero possibile di barriere architettoniche per chi è diversamente abile, stabilmente per patologia o temporaneamente per infortunio o necessità di utilizzare carrozzine o passeggini, possa rappresentare non solo un importante indicatore della qualità della vita ma anche un fattore in grado di generare forme di solidarietà naturale e rafforzamento della coesione sociale, identità e senso di appartenenza.
Nel Psc dovremo infatti tenere presente che la popolazione invecchia e i problemi di mobilità aumenteranno. E questo ci deve spingere a difendere l’autosufficienza e l’ autonomia degli individui, garantendo una accessibilità maggiore nelle case, nei luoghi pubblici, sui marciapiedi e nella maggior parte possibile dei luoghi che fanno “città”.
F.to
Marco Bagnoli