sabato 2 maggio 2009

FINE ANNO SCOLASTICO IN ROSSO PER LE SCUOLE CARPIGIANE

Mi pare che molti nostri concittadini carpigiani non abbiano ancora preso piena consapevolezza delle difficoltà economiche nelle quali versano gli istituti scolastici della città, con rischi conseguenti, non solo amministrativi ma anche educativi, sino a pochi anni fa assolutamente inimmaginabili. Come presidente del Quarto circolo didattico di Carpi, uno di quelli nei quali la situazione finanziaria è meno preoccupante ma ugualmente seria, ho potuto constatare quanto siano vicine ipotesi che non ci siano soldi per pagare le supplenze, per effettuare progetti didattici o che possano crearsi possibili "buchi" nell'offerta formativa dei vari ordini di scuola. Per non parlare delle minori garanzie di servizi scolastici per i disabili o per gli alunni affetti da DSA, i disturbi specifici dell'apprendimento che oggi vengono riconosciuti per tempo e che necessitano di forme di sostegno specifiche rispetto al passato per garantire forme nuove di successo scolastico. La nostra parlamentare carpigiana, On. Manuela Ghizzoni e L'assessore Maria Filippi, ce lo hanno ricordato più volte negli ultimi mesi: ci sono rischi grandissimi per la costruzione delle competenze delle generazioni future di italiani. La visione ragionieristica e ossessivamente ideologica con la quale la Gelmini & company con la retorica del "maestro unico" e provvedimenti a seguire, stanno smontando la scuola pubblica dovrebbe allarmare fasce di popolazione ben più ampie di quelle che sul piano politico possono riconoscersi nell'opposizione al governo Berlusconi. Evidentemente non si è capito quanto grande sia la posta in gioco. E ci vorrà molto più di qualche pacca sulla spalla, modello "Visto che il tempo pieno non è stato toccato? o "Visto che non cambia niente e si tagliano solo gli sprechi?" per attenuare la profonda preoccupazione che comincia ad allargarsi, e non me ne rallegro, in chi ha figli a scuola e in molti altri, che comprendono quanto pericoloso possa essere questo gioco di cambiare la scuola che è di tutti, a colpi di maggioranza, senza misure più condivise che sarebbero auspicabili. Temi complessi e ai quali forse è difficile appassionarsi senza un interesse diretto. Poi il Comune ha competenze solo parziali sulle istituzioni scolastiche. Di certo però, nel prossimo futuro, l'Amministrazione comunale e lo stesso Consiglio, dovranno alzare ulteriormente l'attenzione su questo pilastro fondamentale della vita della città, per continuare a garantire una qualità formativa delle nuove generazioni che potrebbe essere messa seriamente a rischio. Senza contare, come già avviene in diverse scuole, che gli istituti potrebbero trovarsi costretti a chiedere contributi crescenti alle famiglie carpigiane. E non c'è dubbio che la qualità della vita a Carpi che tutti vogliamo difendere per chi vive in questo territorio passa senza dubbio anche dallo situazione delle nostre scuole.

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