sabato 1 settembre 2012
IL POST TERREMOTO CI DETTA L’AGENDA
A poco più di tre mesi dal terremoto, alla vigilia della piena ripresa delle attività del Consiglio comunale e riprendendo queste note sul diario di “bordo” sulle legislatura 2009-2014, mi confermo e lo ribadisco a chi capita di legge queste note, che il sisma del 20 e 29 maggio ci ha cambiato per sempre. Anche se il mercato è tornato in piazza, anche se sono cominciate le attività di messa in sicurezza del Duomo e sono tanti i segnali di ritorno alla “normalità”. A noi di questa generazione, sufficientemente adulti per averne compresa tutta la gravità e soprattutto che, sul piano delle decisioni che prenderemo in consiglio comunale, è questo il paradigma al quale fare riferimento cercando di disegnare, ognuno per il proprio ruolo, il futuro della nostra città. Confermo la mia impressione dei primi consigli dopo il terremoto e la ribadisco ora, sul fatto che nulla tornerà come prima, nel senso di “prima prima”. Tutti certo vogliamo una buona qualità della vita come quella della quale abbiamo sempre goduto a Carpi, pur nella complessità crescente di tanti problemi e trasformazioni, molte delle quali non è detto che poi siano del tutto negative, ma il senso che a dettare l’agenda per il futuro della nostra vita ora sia, e sarà così a lungo, il “generale” terremoto è una consapevolezza che mi appunto. Prevengo i soloni in circolazione sul fatto che sia la bella scoperta dell’acqua calda, che si capisce che il terremoto ci cambia e ci ha cambiati, per chiarire che ciò di cui parlo è del grado di consapevolezza di questo cambiamento, che misureremo nel lavoro consiliare delle prossime settimane. Per quanto mi riguarda cercherò di continuare ad operare per difendere e promuovere ciò che di volta in volta cercherò di identificare come l’interesse generale” di Carpi e del nostro distretto, senza mordacchie ideologiche, puntando a coerenza, buon senso e mantenimento e promozione dell’ascolto e del confronto con i cittadini. Il senso di fare questa esperienza di volontariato, la trovo qui. Senza buonismi di facciata e/o ipocrisie propagandistiche, proseguendo e sostenendo il buon lavoro che questa amministrazione comunale sta svolgendo. Che faceva prima e che ha dimostrato di saper fare anche durante e dopo il terremoto. Nulla sarà facile per noi cittadini di questa comunità. La posta in gioco, cioè stare bene a Carpi, per quanto è nelle nostre facoltà e ruoli, non lascia dubbi sul fatto che sia necessario mettercela tutta.
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