giovedì 18 agosto 2011

COMMERCIO, SANITA’ PRIVATA & C. SI’ ALLE NUOVE IMPRESE. MISURANDO COSTI E BENEFICI PER IL TERRITORIO.

Se fossi un imprenditore con mezzi economici a disposizione forse non mi verrebbe in mente di aprire un altro commerciale vicino a Carpi. Ma non è il mio mestiere e come consigliere comunale mi interessa che le leggi siano rispettate e che le nostre zone sappiano essere “accoglienti”, nei limiti che dicevo, per chi investe da noi. E si sa quanto abbiamo bisogno che anche qui, come territorio, per il bene comune, di essere capaci di attirare investimenti, per generare tutto quanto di positivo può venirne, limitando o contrastando effetti negativi o discorsivi dei mercati. Come cittadino e come persona che in famiglia ha provato sulla propria pelle quanto sia difficile essere figlio o parente di un paziente psichiatrico (Alzheimer, post ictus o depressione che sia..) al quale avrebbe fatto comodo che un centro fosse vicino a Carpi e non a Villa Rosa, dove peraltro trovai competenze e senso di vicinanza ) non mi sembrerebbe una cattiva idea che a Carpi potesse nascere una struttura del genere. Se fossi sempre l’imprenditore di prima magari avrei potuto anche investirci. Ma non sono quell’imprenditore, non è il mio mestiere e poi ci sono altre istituzioni e regole, che nella loro autonomia e producendo i propri effetti, scelgono i propri atti amministrativi. La cui giustezza e lungimiranza o meno sarà poi giudicata dagli organi competenti, fermo restando che è fatta salva la libertà di pensiero e di espressione, che in questi giorni è ampiamente esercitata, da me compreso. Quindi la struttura di servizio psichiatrico pare non si farà. Speriamo ci sia il servizio Ausl adeguato. Metafore a parte, visto che siamo tutti d’accordo che Carpi abbia bisogno di attirare investimenti, se crediamo davvero nell’economia di mercato, senza nostalgie di piani quinquennali di antica memoria o fideismi fuori luogo di autoregolazione del mercato, la nostra bussola deve essere, al di là delle mode, dire sì, per quanto è competenza degli enti locali e per quando prevedibile al momento dei rischi della scelta, a ciò che genera più valore per il territorio, al netto dei possibili contraccolpi negativi che ogni iniziativa nuova che appare sul mercato può comportare, nei confronti di chi su quel mercato c’era già. Non avrebbero dovuto fare il Borgogioso perché i commercianti del centro erano preoccupati di perdere clienti? Saggiamente, si crearono le condizioni per il nuovo iper e si studiarono forme di tutela e valorizzazione del centro storico ed entrambe queste competenti del mercato oggi si offrono ai consumatori di Carpi e non solo, per essere scelti, con maggiori vantaggi per la collettività di quanto non fosse in precedenza. Sano pragmatismo, rispetto delle regole, capacità di programmazione forse senso dell’identità territoriale. Poi, dalla famiglia, alla polisportiva, alla squadra di calcetto, ben poche volte ogni decisione può essere assunta all’unanimità. Ma una volta che la decisione viene assunta, anche a maggioranza, che possa dispiegare i suoi effetti, che saranno giudicati nelle sedi opportune, Senza che chi sosteneva la posizione risultata minoritaria, continui a “brangugnare” o a fare dispetti o a considerarsi vittima di una ingiustizia. Nelle famiglie, nelle squadre di calcetto, nelle aziende, nei consigli comunali, chi pensa che nelle sue idee ci sia qualcosa di buono, le continua a portare avanti. E ci saranno le prossime discussioni, o elezioni, o assemblee o bilanci aziendali, nelle quali le posizioni minoritarie potranno diventare maggioritarie. Mantenendo la coesione del gruppo, dell’istituzione e del territorio, come ci ricordano sempre, Dio li abbia in gloria, figure come il nostro saggio presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano o il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi.

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