domenica 31 luglio 2011
OSPEDALE “RAMAZZINI” PROSSIMO VENTURO. FORSE PIU’ OPPORTUNITA’ CHE RISCHI DOPO IL PAL PROVINCIALE
Il nuovo ospedale di Carpi non è dietro l’angolo ma al nostro nosocomio si attribuiscono funzioni crescenti al servizio di tutta l’area nord della Provincia di Modena, quindi ci sarà necessità di fare investimenti e di adeguare la struttura, avendone riconosciuta la priorità e centralità nell’organizzazione sanitaria provinciale del futuro. Quindi è più vicina la prospettiva di una ristrutturazione del “Ramazzini” che una sua costruzione ex-novo. Questo è quanto mi sembra di aver capito in questa fase, da quanto abbiamo letto sulla stampa locale e dalle sensazioni riportate da colloqui con addetti ai lavori. Vedremo nelle prossime settimane il prosieguo di queste presentazioni che saranno ultimate con l’adozione del Piano in autunno. Mi auguro, con queste indicazioni che stanno emergendo, che vadano avanti le azioni di adeguamento per le sale operatorie e le situazioni in genere più bisognose di interventi nella struttura. In questa fase, per le informazioni delle quali dispongo, non troppe di più di quelle di ogni cittadino, mi sembra che questo riconoscimento della centralità del “Ramazzini” rappresenti più una mezza vittoria che una mezza sconfitta rispetto ad ipotesi di nuovo ospedale tout court per la quale in tanti in questi anni ci siamo impegnati, per quello che era possibile fare nei nostri ruoli istituzionali e come cittadini. Sarà una vittoria piena per il territorio se la “centralità” piena che il Pal provinciale mi pare assegni all’ospedale di Carpi, sarà declinata con decisioni di governo sanitario conseguenti, coerenti con l’obiettivo che il nosocomio di Carpi possa rappresentare un punto di riferimento per tutta l’area nord. Anche se l’obiettivo per i servizi sanitari del futuro, in fase di risorse economiche calanti, sarà imperniato sullo schema “Meno ospedali, più servizi territoriali”, un ospedale vero che rappresenti un adeguato centro di prossimità anche per i residenti di Mirandola, Finale o Concordia, senza dover raggiungere subito il polo più attrezzato di Baggiovara, ci dovrà pur essere. E potrebbe essere Carpi. Ovviamente con meno criticità di quelle di oggi, pur con l’inaugurazione di servizi specializzati, ma si spera, nel minor tempo possibile, da non addetto ai lavori la prima cosa che mi vengono in mente sono sempre queste, con sale operatorie adeguate, che un polo ospedaliero di medio livello, non può non avere. Oltre al resto ovviamente, che i nostri Sindaci ben conoscono e che non mancheranno di ricordare ai professionisti modenesi dell’architettura dei servizi sanitari e alle autorità politiche competenti, provinciali e regionali, alle quali, come contribuenti dei costi della sanità provinciale, chiediamo, come i nostri cittadini, fatti, autorevolezza e trasparenza.
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