sabato 30 luglio 2011

IMMIGRAZIONE, PERCORSI DI CITTADINANZA CON CERTEZZA DI DIRITTI E DOVERI. E MIGLIORARE AL PIU' PRESTO LA RAPPRESENTANZA DEI PARTITI NELL'UNIONE

Non sono per la concessione indiscriminata della cittadinanza e non ho mai avuti attacchi di “buonismo” ideologico che tengano sganciati tra di loro diritti e doveri che devono essere osservati da tutta la comunità che abita un territorio Penso che i tempi siano maturi per studiare, provare, verificare e discutere nelle forme più aperte e condivise possibili, procedendo con cautela, anche con prove, misurazione e cambi di direzione le modalità con le quali chi vive a Carpi e negli altri Comuni delle Terre d’Argine possa contribuire alla vita della comunità, sentirsene parte, nel rispetto della varietà di culture e religioni ma definendo con chiarezza e relativo impegno ad osservarli, il quadro di regole generali di convivenza. E’ un problema complesso, che non può fondarsi solo su norme e scelte locali ma è quello con il quale in tutte le regioni europee più avanzate, ci si confronta e si cerca di governare i fenomeni, non ci si limita a rimandare per la fatica di cercare ricette e azioni di governo che certamente non sono a portata di mano e che dipendono da molti fattori. E’ per questa complessità ampiamente sottovalutata che mi sono sembrati deludenti, in Consiglio e spesso anche sui media, i giudizi stereotipati, pur legittimi, che ne sono usciti. Evitando di ripercorrere tutti gli interventi sentiti da una parte e dall’altra, tutti legittimi, a parte quelli con i quali chi commenta dà l’impressione di considerarsi il depositario della verità e gli altri tutti allocchi che non si rendono conto dell’evidenza di ciò che sta loro di fronte, ecco in sintesi ciò che vorrei dire a bocce ferme ed animi meno accesi come solo i temi relativi all’immigrazione e alla cittadinanza, sanno generare. La commissione mista delle terre d’Argine, associazioni di italiani e stranieri, con diritto di parola nel Consiglio, non credo vada considerata un dogma. Sarà un tentativo di costruire modelli di condivisione e di partecipazione pubblica, cercando di inglobare nella vita delle istituzioni ciò che nella vita di ogni giorno già esiste. Poi si verificheranno funzionamenti e risultati. Personalmente credo che l’attivazione di questa commissione mista dovrebbe essere preceduta dall’adeguamento, con relativo accordo tra le forze politiche, delle modalità di rappresentanza nel Consiglio dell’Unione, delle forze politiche presenti nei vari consigli comunali. Dal testo approvato nell’odg del Consiglio comunale di Carpi, travolto dal dibattito finito sui soliti binari del “sì” o “no” all’immigrazione, come se dai nostri consigli potessimo determinare i flussi migratori, è passato in secondo piano un forte impegno per la prevenzione e il contrasto, con misurazione dei risultati, delle varie forme possibili di degrado urbano dalle quali dobbiamo cercare di preservare il più possibile le nostre città, favorendo certezza di diritti e doveri, con l’autorevolezza e il rispetto delle regole, da intendere come aiuto concreto ai cittadini da parte delle istituzioni locali che dovranno essere percepite sempre come vicine alla nostra gente. Il nostro obiettivo generale, con una adeguata normativa nazionale che non può prescindere dagli standard dell’unione europea, deve essere la costruzione di comunità locali più coese, inclusive, tenendo conto delle dinamiche e della composizione della popolazione, guardando alle esperienze di altri paesi che prima di noi hanno affrontato seriamente i problemi e le opportunità connesse ai processi migratori, cercando di sbagliare il meno possibile e di costruire azioni di governo adatte alle nostre zone. L’unica certezza che ho in questo ambito è che chiudere gli occhi, non far nulla e sperare che i problemi si risolvano da sé o lasciarli a decantare, sarebbe molto peggio delle fatica che facciamo in questi anni a cercare percorsi, azioni, esercitando la responsabilità di fare scelte, senza certezze ma ragionevoli probabilità che producano buoni risultati. O più vantaggi che svantaggi.

1 commento:

  1. Per ovvie ragioni, non posso che apprezzare la duplice perorazione a favore di una migliore rappresentanza all'interno dell'Unione

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