sabato 25 giugno 2011

PLEASE, NIENTE SPOT PER CHI INTERROMPE L’ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO

Nessuno tocchi il diritto di cronaca, ma lo “spottone” che si sono fatti i due esponenti radicali giovedì 23 giugno in Consiglio comunale, interrompendo i lavori dell’assemblea chiedendo quindi l’applicazione di una legge ma violandone una ancora più importante, zittendo la principale sede di rappresentanza della città di Carpi, mi pare sia stato un pessimo esempio di come le idee e le istanze dei cittadini, tutti, devono poter arrivare alle istituzioni, locali e non solo. Il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Taurasi, ha fatto il possibile per contrastare la situazione a dir poco anomala che si era creata ed era il minimo richiedere l’intervento dei vigili urbani per far accomodare fuori, ma è stato necessario spintonarli un po’, quei due, uno che urlava e l’altro che riprendeva con la telecamera e il filmato poi è finito su You Tube. Se fosse volato qualche cazzotto magari il filmato sarebbe arrivato anche, chi lo sa, da Vespa o commentato al Tg1 da Minzolini, immagino già come , trattandosi di una cosa successa nella “rossa” Carpi, ma per fortuna così non è stato. Per farla breve, quei due non erano eroi, la “vittima” era il Consiglio e chi in esso rappresenta la gente di Carpi. Una cosa del genere non l’avevo mai vista (forse sono troppo ingenuo) né da cittadino e tanto meno da Consigliere e mi sono sentito intellettualmente prevaricato. Spero di non vedere più, ma i tempi turbolenti in cui viviamo mi fanno dire non si sa mai, scene di questo tipo. Spero solo che la prossima volta, che ripeto non mi auguro, vi sia qualche reazione di contrasto democratico in più da parte di tutti i gruppi, non solo principalmente da parte di consiglieri Pd. Altrimenti sono poco credibili le dichiarazioni che facciamo spesso in difesa di ordine, sicurezza e legalità, valori nei quali anche io mi riconosco completamente come molti altri e che dobbiamo essere maggiormente pronti a difendere quando a non essere rispettata è l’istituzione che rappresentiamo e con essa i nostri concittadini. Se il Consiglio comunale viene interrotto, offeso e sbeffeggiato, nei limiti consentiti dalla legge e dal buon senso, bisogna reagire, a sinistra, centro e destra e contrastare azioni palesemente illegali. Non ci si può limitare ad assistere, per quanto colti di sorpresa. Quanto alla richiesta dei radicali di veder pubblicata sul web, lo dice una legge, anche i redditi dei consiglieri comunali, ma che problema c’è?

5 commenti:

  1. Marco, il problema c'è nel momento che ad oggi quella legge non è rispettata...

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  2. Ciao Marco, è vero che dai nostri banchi non si sono alzate proteste, ma il perché è presto detto.
    C'è un presidente del consiglio che ci rappresenta, ed è lui che deve mantenere l'ordine, se fossimo intervenuti tutti la situazione sarebbe degenerata.
    Per quel che riguarda la pubblicazione dei dati, come ben sai,la mia dichiarazione è già sul mio blog, quindi.....

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  3. Ciao Cristian e anonimo,
    è ovvio che è sempre difficile cercare di fare la cosa giusta sul momento e per fortuna la degenerazione non c'è stata.
    Credo che avremmo potuto sostenere un pò meglio il presidente dell'assemblea senza cadere nella trappola della provocazione. E' andata bene così,però quanto accaduto merita qualche riflessione.
    Per l'osservazione di anonimo sono convinto che si tratta solo di un aspetto tecnico e non ci sono complotti in corso per nascondere chissà che...se la legge c'è, a Carpi sarà applicata.
    Ma non è quello il modo di sostenere una pur legittima posizione. Saluti...

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  4. Gentile cons. Bagnoli,
    ho sostenuto diverse lotte radicali pur essendo tutt'oggi un iscritto del PD, e sinceramente trovarne di violenti fra loro non mi è ancora capitato, perciò queste ipotesi di scazzottate, tg1, minzolini, etc. mi sembrano un tantino faziose se non addirittura inverosimili.
    Quella legge non è applicata e i ragazzi hanno disobbedito al regolamento del Consiglio Comunale per farlo notare con un gesto di clamore.
    Tutto il resto, mi dispiace doverlo riscontrare, è il solito moralismo da bacchettoni, ovvero la maniera più semplice di fare politica, purtroppo anche nel mio partito.
    Mi dispiace, ma questo articolo non riscuote il mio consenso, forse ne troverà nei salotti radicalchic.

    Cordialmente

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  5. Nulla di male a pensarla diversamente. Preciso solo che non frequento salotti radicalchic.mb

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