sabato 25 giugno 2011

PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE 2009-2011

Il piano di zona approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale rappresenta una straordinaria fotografia della quantità e qualità dei servizi sociali presenti sul territorio. E’ stato giusto parlarne diffusamente a Carpi anche se formalmente la materia è passata per competenza all’Unione delle Terre d’Argine. Non intendo fare geremiadi della bontà del piano e degli interventi previsti che è innegabile. Vorrei aggiungere alcune considerazioni che annoto sul blog quando arriverà il momento di costruire il piano 2012-2014 che dovrà essere realizzato in condizioni economiche completamente diverse rispetto al precedente. Che, non va dimenticato, era stato pensato in periodo pre-crisi e quindi con una finanza locale ben lontana dai mal di pancia e dalle esigenze di razionalizzazione di oggi. Creo che per il futuro bisognerà cercare di dare maggiore flessibilità ai programmi, evitando gabbie troppo rigide, poiché la società è in grande trasformazione e con essa anche le priorità che vanno spesso ridefinite, pur senza rinunciare ad un impianto generale adeguatamente stabile. Penso che tutto quel che già oggi si fa, anche in termini di informazione pubblica e di rendere disponibili i saperi, utilizzando meglio gli strumenti dell’e-government che già oggi ci sono e si sperimentano, dovrà trovare nuovi spazi. Le risorse, dovranno essere riorientate verso la prevenzione del disagio rispetto agli stanziamenti per “curarlo” quando esso si è già manifestato. Bisognerà favorire il più possibile l’incoraggiamento e lo sviluppo delle attività di utilità sociali presenti sul territorio che la comunità è in grado di realizzare da sola, senza che per forza debba occuparsene il pubblico. Ci vuole dunque una sussidiarietà “intelligente”, non ideologica, ritagliata su misura del profilo del territorio e della gente che qui vive, lavora e contribuisce alla comunità. In parità di diritti, doveri e opportunità.

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