Non ho statistiche sotto mano ma la mia sensazione è che a Carpi o nei Comuni delle Terre d’Argine, ancora pochi cittadini rispetto a quelli che potrebbero beneficiarne, misurano i loro redditi sulla base degli Indicatori Situazione Economica Equivalente. E magari potrebbero ottenere contributi o tariffe agevolate sui servizi previsti dalle norme che invece non chiedono perché non sanno bene come funzionano questi meccanismi. Oppure perchè siamo talmente poco abituati a chiedere, alcuni troppo ma altri non chiedono neppure ciò a cui avrebbero diritto, senza contare chi non chiede per vergogna, al punto che tante situazioni di disagio vengono incrementate. Intendiamoci, non è un invito, con i tempi che corrono, ad un ultimo “assalto” a ciò che resta, per fortuna in Emilia ancora tanto, dello stato sociale, ma ad utilizzare meglio le risorse e le norme che ci sono. Per dare a chi ha davvero più bisogno. La conoscenza delle regole è sempre un bene per le democrazie e rafforzare le conoscenze degli utenti sulla necessità di misurare meglio le proprie capacità contributive, valutando meglio entrate e uscite documentate, tra le tante cose da fare, in tempi così difficili, non sarebbe male. Per tanti purtroppo, ormai una necessità.
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