lunedì 18 aprile 2011

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ATTIVITA’ RUMOROSE TEMPORANEE

Nei giorni scorsi in Consiglio abbiamo approvato il nuovo regolamento relativo alle attività rumorose temporanee. Si tratta di un tema che può sembrare molto tecnico e tale da non appassionare i non addetti ai lavori, ma si tratta di un documento importante e ad elevato contenuto “pratico” , al quale si potrà fare riferimento in futuro, quando in città si verificheranno casi dubbi o possibili contenziosi in merito, ad esempio, a manifestazioni culturali o di intrattenimento, per fortuna in effetti molto numerose, oppure all’attività dei cantieri edili, che per altri versi, è bene che vi siano per lo stato generale dell’economia. In sintesi, la sensibilità pubblica nei confronti delle possibili fonti di inquinamento acustico è giustamente crescente e questi del regolamento sono alcuni “paletti” importanti. Io penso che sia un buon regolamento. Nel mio intervento in Consiglio ho ricordato che parlare di regolamento non significa adottare uno strumento onnicomprensivo che rappresenti una specie di camicia di forza per molte attività che servono alla qualità della vita di un territorio. In aula, in commissione e non solo, visto il percorso di confronto e presentazione con enti, istituzioni , soggetti interessati, che hanno preceduto l’arrivo in Consiglio del provvedimento, erano emerse preoccupazioni per un orientamento generale che indicava nelle ore 24 il termine di chiusura delle attività rumorose temporanee, vista come un limite a possibili iniziative per un pubblico di giovani, rispetto a chi vuole riposare bene di notte pensando al lavoro o agli impegni del giorno dopo. Io credo che le politiche di vivibilità di un territorio e una offerta culturale che attiri un pubblico più giovanile che adulto, da rispettare entrambi, dipendano da molti fattori e non si possa pensare di raggiungere questi obiettivi solo con strumenti di questo tipo. E’ una preoccupazione però che condivido e alla quale, nel caso, ritengo possa essere data risposta con un intelligente uso del sistema delle deroghe, in caso di necessità. Il percorso del regolamento non è completato, ora si attendono le osservazioni da soggetti interessati che potranno essere recepite o rigettate. Credo che, in una società in grande trasformazione, l’adozione di regolamenti che prevedano la possibilità in genere di deroghe o comunque la possibilità di tener conto delle variabili dei singoli casi, pur senza rendere il regolamento stesso un optional, rappresenti la giusta direzione per dare alla città regole che in questo ambito tengano nel maggior conto possibile gli interessi particolari e valorizzino nella stessa misura gli interessi generali della collettività. Del caro vecchio e spesso evocato “buon senso comune”, credo che in questo ambito vi sarà ancora bisogno per chi dovrà applicare questo regolamento.

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