sabato 9 ottobre 2010

BILANCIO COMUNALE 2011, COSA DI TUTTI

Lo dicono tutti. E io ci credo. Sarà un bilancio comunale 2011 da lacrime e sangue. Dovranno essere fatte molte scelte. Certo di competenza della Giunta, che ha già ribadito di avere l’intenzione di voler decidere dopo ampie consultazioni e confronti con la città, ma dalla quale la comunità carpigiana non si potrà chiamare fuori e dovrà poter far sentire la proprie voce, le proprie idee, le proprie proposte, senza dimenticare mai però che non sono tempi da libri dei sogni e che la coperta è corta. Si può tirarla da che parte si vuole ma si dovrà scegliere e semplicemente fare quello che si era sempre fatto non sarà possibile. Abituiamoci quindi a ragionare come componenti di una “famiglia”, quella carpigiana, nella quale, come avviene in tutte le famiglie quando i soldi cominciano a venir meno, ci si dà le priorità e a mò di lista della spesa si comincia a dire “questo sì, questo no" e via di seguito, condividendolo con i componenti del gruppo. E’ chiaro che un bilancio da 50 milioni circa come quello di un Comune è una cosa diversa da quelli famigliari. E che le scelte si pesano anche e non si può solo contare. Ma non scendo in ulteriori dettagli. Dico però che in tempi di crisi, questa operazione di condivisione, non può essere solo istituzionali o di facciata ma va perseguita con assoluta onestà intellettuale, senza retropensieri demagogici, convinzione e rigore. Mi sembra che un buon esempio sia quello del Sindaco di Firenze, Renzi, che anziché mettere in soffitta le tradizionali assemblee di quartiere, le ha valorizzate e punta a rilanciarle. Poi è ovvio che da sole le assemblee non bastano, così come non basta il web, le inserzioni sui giornali o sul giornale del Comune, lo stesso passa parola o ogni singolo pezzo della filiera con la quale costruire efficaci politiche di comunicazione pubblica. Non c’è un unico intervento risolutore. Ma la direzione di marcia e la scelta della massima condivisione possibile, nel rispetto dei ruoli, per tenere insieme le questioni particolari e quelle generali, sono i pilastri per modi nuovi di condivisione del bilancio comunale di un territorio, come quelli dei quali avremo bisogno, nei tempi durissimi che attendono le finanze comunali, anche a Carpi.

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