sabato 29 maggio 2010

SCUOLA, SEMPRE PIU' NUOVI ISCRITTI PER LICEO E RAGIONERIA. MA NON CI SERVIVANO PIU' TECNICI?

La Carpi del 2016, senza pretese da sfera di cristallo di cui nessuno dispone, si può intravedere anche oggi. I dati sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico delle "superiori" parlano chiaro: calano gli iscritti all'ITIS "Da Vinci", più iscritti al Liceo e a "Ragioneria", tengono i professionali. I 14enni che si affacceranno sul mercato del lavoro tra 5 anni avranno una formazione prevalentemente umanistica e amministrativa. Si può prevedere che non mancheranno le figure tecniche di base ma ci saranno meno periti, che da sempre costituiscono il fulcro delle imprese manifatturiere del nostro territorio. Non si è sempre detto che dovranno essere le figure marcatamente tecniche quelle che dovranno tenere le redini dello sviluppo del nostro sistema produttivo, una volta ristrutturato, riorganizzato, cambiato, speriamo certo non decimato dalla crisi che stiamo attraversando? E' ovvio che non possono essere previste oggi tutte le variabili che influenzeranno lo scenario futuro delle competenze tecniche che saranno presenti sul territorio. Magari chi comincerà il liceo a settembre poi andrà all'università e diventerà un ingegnere civile, non necessariamente un pur prezioso insegnante di storia o di lettere. Difficile valutare ora, quanti in effetti, con il costo della vita crescente, un sensibile aumento del divario tra ricchi e poveri e la proletarizzazione strisciante dell'ex-ceto medio, quante famiglie carpigiane realmente potranno programmare sin da ora una formazione universitaria per i propri figli e potersi permettere e mettere in conto sin dall'avvio delle superiori, un percorso formativo prima umanistico poi tecnico o di alta formazione. Insomma, il futuro dei giovani di Carpi, certo non passa solo dalla scelta della scuola superiore, ora istituto secondario di secondo grado e non è il caso di alimentare forme dirigistiche degli enti locali, di scelte per le famiglie per i percorsi di studio dei figli. Il tema dell'orientamento scolastico dei ragazzi e ragazze di oggi che stanno finendo la Terza media, credo che mai come ora non sia banale, è complesso e non è materia per soli addetti ai lavori. Da lì passa un pezzo di futuro di Carpi. E quello che scegliamo oggi, senza retorica, è davvero più di un mattoncino del futuro. Specialmente con una riforma della scuola media superiore come quella del Ministro Gelmini orientata più a tagliare che a progettare, con qualche utile razionalizzazione come la riduzione degli indirizzi, ma che prefigura fin da ora un grave impoverimento dell'offerta formativa globale del settore pubblico. Al quale, ovviamente, i ceti più agiati potranno far fronte meglio rispetto a quelli medio bassi. Per questo, senza demagogie e rituali politici da vecchie contrapposizioni ideologiche ma con tutta la preoccupazione e il senso pratico che i cambiamenti in atto e i pericoli per la coesione sociale giustificano, ho presentato una interrogazione alla Giunta comunale, per chiedere di quali informazioni disponga in materia e quali interventi possano essere adottati per aiutare a progettare meglio il futuro scolastico e professionale dei nostri adolescenti che è strettamente intrecciato con un pezzo di destino del futuro assetto socio-economico del nostro territorio. Ecco il testo dell'interrogazione presentata.


INTERROGAZIONE

Oggetto: Politiche di orientamento scolastico e andamento iscrizioni per scuola Secondaria di Secondo grado nel territorio del Comune di Carpi per l’anno scolastico 2010-2011.


Il Sottoscritto Consigliere comunale, appreso da varie fonti istituzionali e da cronache della stampa locale che si è registrata una sensibile diminuzione delle domande di iscrizione al primo anno del principale Istituto cittadino di formazione tecnica, tradizionale punto di riferimento delle imprese per il reclutamento di personale specializzato e quadri nel settore meccanico manifatturiero del distretto,

Interroga

La Giunta municipale, per quanto di propria competenza e sulla base delle informazioni delle quali è in possesso, per conoscere:

- Se è confermato o meno il calo delle iscrizioni agli istituti di formazione strettamente tecnica, in particolare per l’Istituto Tecnico “Da Vinci”

- se le scelte, pur legittime, di famiglie e ragazzi e ragazze, di indirizzi alternativi a quelli di natura prevalentemente tecnica, come quelli amministrativi o umanistici possano costituire un indicatore che giustifica preoccupazioni per il nostro sistema di imprese locali che ha sempre indicato nella mancanza di tecnici uno dei problemi strutturali delle imprese, nei momenti di crisi e di espansione

- Se si tratti di effetti riconducibili alla riforma degli Istituti Secondari di Secondo Grado che entrerà in vigore dall’anno scolastico 2010-2011 ma che già ha cominciato a produrre effetti, soprattutto di disorientamento delle famiglie

- se questi indicatori non siano segnali che debbano indurre ad una riflessione sulle modalità di orientamento scolastico, che accanto ai desideri di famiglie e studenti, vedano anche gli enti locali impegnati a favorire il più possibile scelte di formazione tecnica che tengano anche conto dei programmi di sviluppo e futura riorganizzazione dei distretti economici, data la evidente connessione tra i successi personali di scelta dei percorsi formativi e una adeguata presenza nei territori di qualificate competenze, per attuare il sempre auspicato raccordo tra mondo dell’istruzione e mondo dell’impresa, pur nel rispetto delle reciproche autonomie.

Con osservanza
Marco Bagnoli
Consigliere comunale Gruppo Pd

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