mercoledì 13 gennaio 2010

IL DEGRADO DELLE SOCIETA' ? COLPA DELL'"AVVILIMENTO DEI CUORI". PAROLA DI BAUDELAIRE

Riporto da un commento di Davide Rondoni pubblicato domenica 10 gennaio sul "Sole 24 Ore", nell'ambito di un articolo sulle imminenti elezioni regionali per le quali si sta assistendo ai valzer delle alleanze politiche, ai tecnicismi dei leader, ai continui rimescolamenti di idee e posizioni, dal Lazio alla Puglia, in effetti meno in Emilia-Romagna, la preoccupazione che queste dinamiche non aiutino davvero gli italiani e i carpigiani ci stanno dentro, a vivere con partecipazione le prossime elezioni regionali. Sgombro subito il campo da equivoci e chiarisco subito che Carpi in effetti si trova in una situazione nella quale non si può certo dire che le posizioni politiche non siano chiare. Ma qui si sta parlando di elezioni, sì regionali, ma con una fortissima valenza nazionale. Non dico che sarà il secondo tempo di quelle del 2008, ma quasi. Mi sembrava originale e spero di fare cosa gradita segnalandolo anche a voi navigatori più o meno occasionali di questo blog, che il poeta Baudelaire, noto francese di metà Ottocento, dice in sintesi che i problemi sociali, che lui definisce "disfatte", non derivano tanto dalle scelte o sorti di quella istituzione o di quella forza politica. Tutto crolla, o si creano le condizioni perchè ciò accada, quando nelle persone, subentri una specie di "avvilimento dei cuori", di progressiva mancanza di speranza, di una visione di un possibile orizzonte futuro, insomma di un senso, di una direzione. Sarà forse frutto di grande tecnica politica e di senso pratico questa diffusione italiana del modello alleanze variabili, a seconda dei territori e all'insegna del faccio sempre quel che mi conviene e basta. Nessuno credo abbia nostalgia dei dogmi e delle ideologie del passato ma occhio a non imboccare a velocità eccessiva, controllando che i freni funzionino,la strada del relativismo delle idee, con basse percentuali di etica e valori, pur senza farsi tiranneggiare da essi. Insomma, per il poeta, costituisce grande fonte di sventura, ancor più che "schianti e strepiti", come scrive Rondoni, quel che può combinare un tiranno ancor più pericoloso di quelli incarnati da una persona fisica, sua pericolosità, la "noia", nel caso riesca a diventare sentimento realmente collettivo superando i tradizionali confini coincidenti con i singoli individui. E di noia o almeno di sbadigli, tra un "porta a porta" e il "matrix" di turno della videocrazia imperante, purtroppo in circolazione se ne incontrano in quantità crescenti. Non vi pare?

6 commenti:

  1. Pensa che anche Davide Rondoni è un poeta!
    Siamo messi bene.
    Perchè ti fa paura il crollo del sistema?
    Sta già crollando, ed è un bene per tutti.
    Lascia perdere la politica.
    La politica è separativa.
    Stai nel tutto. (Non in tutto, ma nel tutto).

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  3. Gentile navigatore "apocalittico", non si offenda, credo che più che crollare, il "sistema", come dice lei, ammesso che si parli della stessa cosa, si stia trasformando, e non è esattamente lo stesso.
    La politica in sè, come la poesia credo, non è nè buona e nè cattiva, può essere al servizio della persona, e dipende dall'uso umano che se ne fa. Personalmente ho ancora qualche speranza di poter dare un contributo, certo non da solo, alla vita pubblica della mia città.
    E non credo sia vero che tutto quello che è dentro la politica fa schifo e quello che è fuori è meglio. Io parlo qui solo di politica locale nella mia città, non di altro.
    La società civile e incivile, siamo sempre noi, che cerchiamo il più possibile di fare la cosa giusta.
    Purtroppo, anche se a molti piacerebbe il contrario, in questi tempi è spesso difficile per ogni domanda rispondere o sì o no o ridurre tutto ad una battuta o a uno slogan, magari pronunciata con tono perentorio. La fascia in mezzo, quella che deve produrre l'equilibrio, e non sto usando categorie politiche, purtroppo è molto estesa. Alle volte un buon compromesso, specialmente se si parla di problemi locali, può essere meglio di una decisione apparentemente senza se e senza ma.
    Cercare l'equilibrio infine, forse prevengo una eventuale osservazione, non è "ponziopilatismo" ma è ricerca di soluzioni praticabili e concrete. Quelle delle quali abbiamo più bisogno.
    Grazie per il suo contributo che mi ha dato la possibilità di esprimere un mio pensiero, con il quale le assicuro, vorrei continuare a restare nel "tutto", nel quale credo di trovarmi a pieno titolo. Mi creda, non potrei permettermi di vivere su un pianeta che non esiste. Se fossi così "fuori" non potrei essere una persona normale come invece moltissimi, non pretendo l'unanimità, mi riconoscono di essere, consiglio comunale e politica o meno. Cercavo di essere una persona prima di queste esperienze di volontariato politico e cercherò di continuare ad esserlo anche dopo. Saluti.mb

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  4. Volevo aggiungere un appunto. Sul fatto che possa scandalizzare che si citi un poeta mentre si parla di politica, forse ci sarebbe da riflettere sul fatto che molti guai, parlo in generale, dipendono dal fatto che quando la politica smette di sognare, di volare alto, di accendere i cuori e si mette prevalentemente a "calcolare", allora lì cominciano i problemi diversi. Come ogni volta, nelle aziende, nelle organizzazioni, nelle associazioni, nei gruppi di amici, in famiglia, quando si dimentica di avere un anima e ci si mette ad occuparsi prevalentemente solo di cosa conviene o non conviene.

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  5. salve Marco, ho scoperto il tuo blog per caso e lego interessanti post, discussioni, articoli .. questo mi interessa particolarmente.. sono d'accordo con te anche se sono un pò ontana dallo studio della politica per il semplice fatto che mette i luce solo aspetti parziali di un dramma che colpisce la totalità dei cittadini per quanto riguarda al nostra comunità (carpi) e la società ..
    inoltre.. non siamo solo cittadini, siamo anche persone, con un anima un cuore una mente fin troppo strutturata dettata da un retaggio del passato ... io sento molta chiusura da parte delle persone ... inoltre siamo associati,mentre siamo troppo propensi ad una posizine politica (e questo svantaggia un pò tutti) e siamo soprattutto poco capaci di capire cosa il mercato 8sistem economico) relmente ci offre.. se non con un bordello di immagini e narrazioni attraverso i media, disinformazione, poca trasmissione di cultura e molto immaginario collettivo...

    p.s :sto inserendo nel mio blog delle proposte , visita se ti interessa .grazie ciao

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  6. Leggo solo ora la citazione dal mio articolo in cui citavo baudelaire e l'avvilimento dei cuori. Grazie per l'attenzione, e sì, penso sia un buon avvertimento a chi si impegna in politica.
    buon lavoro
    d

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