sabato 10 ottobre 2009

CARPI SUD NON E’ IL BRONX. EVITARE OGNI RISCHIO DI DEGRADO URBANO. L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE NON E’ ACQUA FRESCA.

Il testo dell’Ordine del giorno presentato da Pd e Idv, lunedì 5 ottobre e approvato dal Consiglio comunale con l’astensione di Alleanza per Carpi e Carpi 5 stelle-PRC-Liste Grillo, non è un documento annacquato e generalista. Perchè contiene, e io l’ho firmato per questo come promotore, un richiesta di impegno “senza se e senza ma” all’Amministrazione Comunale, che certamente non ha problemi in tal senso, a contrastare, sempre, in tutte le forme che questo possa assumere in questa fase di grande trasformazione della società e anche della nostra città, ma nel pieno rispetto delle regole e della legalità, si tratti di problemi allo stato nascente o più avanzato di degrado urbano. che possano costituire minaccia alla qualità della vita della nostra città. Questo ordine del giorno può dunque costituire, oltre che un punto di riferimento politico di indirizzo per i temi che riguardano la zona di Via Unione Sovietica, anche una indicazione generale per altre parti della città, pur augurandosi che ciò non accada, nelle quali potrebbero manifestarsi situazioni analoghe che vanno prevenute il più possibile. Vanno contrastate e va sempre promossa la cultura pratica della convivenza civile, verificando caso per caso gli strumenti disponibili, dialogando e responsabilizzando le parti coinvolte, rafforzando i controlli periodici per le aree dove possa essere messa a rischio la convivenza tra cittadini, attivando forme di collaborazione tra istituzioni che possano contribuire alla soluzione dei problemi. Tra i vari interventi possibili va indicata come prioritaria la futura costituzione di consulte stranieri in città. Favorire dunque un mix di interventi, con alla base il rispetto della legalità, per la quale l’Ente locale deve chiedere al Governo nazionale, che ora è inadempiente, di adeguare organici di risorse umane e tecniche, per garantire il raggiungimento di questi obiettivi di mantenimento e consolidamento della coesione sociale. La zona sud di Carpi, dalla tangenziale di Via Cattani a Via Cuneo, verso Santa Croce e la zona Morbidina, dove negli ultimi anni vi è stato un forte aumento di residenti e di nuovi insediamenti, sta conoscendo nuovi tipi di problemi o scelte da fare per gli assetti del quartiere, conosciuti dal Comune e segnalati da cittadini, come rumori per i livelli di traffico, il maggior rischio di incidenti per l’attraversamento di Via Cattani, la domanda di razionalizzazione dei flussi veicolari per mantenere nel quartiere una sostanziale viabilità residenziale, la realizzazione della futura stazione ecologica attrezzata per aumentare la raccolta differenziata. Molte risposte su questi ed altri aspetti per la zona Carpi Sud e quartiere Gorizia, questa amministrazione e quella precedente già le hanno date: rifacimento di Piazza Gorizia, la nuova rotonda di Via Bollitora, la valorizzazione di percorsi benessere che si diceva e altri. Ne discuteremo nel nostro circolo PD di Via Massa Carrara e in assemblee aperte con i cittadini ed è bene che dibattito e discussione vi sia. Ma che la legittima discussione e la ricerca di soluzioni non faccia perdere di vista che questo è un quartiere dove generalmente, io ci vivo e ho molti amici in Via Unione Sovietica che frequento, la qualità della vita è certamente buona.
Nei fine settimana e non solo, nel nostro quartiere arrivano persone da altre zone della città per usare la pista di jogging o passeggiata, è migliorata l’offerta di servizi di base di vicinato come negozi o edicola, un centro sociale molto attivo e meta di anziani e non solo, sono presenti aree sportive e verdi, con parchi per bambini e famiglie molto frequentati e ben utilizzati, mi pare senza problemi di rilievo da residenti italiani e immigrati. Non sono stato colto da attacchi di vetero buonismo. E’ che qui ci vivo! Mi sembrano elementi oggettivamente buoni dei quali nessuno si può augurare che si vada verso un peggioramento di questa situazione. Ed è un dato di fatto da difendere nel quale cittadini residenti, cittadini impegnati nelle istituzioni e amministrazione comunale, sono certamente dalla stessa parte. Ora dovremo riuscire tutti a dimostrarlo con la nostra capacità di produrre soluzioni, ciascuno per quanto di propria competenza, tenendo presente che probabilmente non è un solo tipo di intervento ma una pluralità di azioni tra attori istituzionali e sociali che può generare cambiamenti che mantengano, aumentino e dove serve, migliorino le condizioni di vivibilità nel nostro quartiere.

3 commenti:

  1. Pensate che ci sono miei amici che quando li porto in quartiere non lo hanno mai visto.....fate voi

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