venerdì 12 aprile 2013

LE NORME POST SISMA SULLO “SCUOTIMENTO” NON SONO EQUE. E PENALIZZANO LE IMPRESE DI CARPI

Bisogna aggiustare il tiro. E in fretta perché molte aziende non ne possono più, e non per modo di dire, di provvedimenti magari comprensibili nella forme ma iniqui nella sostanza. Non sono un tecnico e mi scuseranno gli addetti ai lavori. Ma mi sembra di capire che dividere di fatto il territorio di Carpi in zone, quelle più colpite dal terremoto della zona di Fossoli ( dato inequivocabile ) dal resto della città stabilendo doveri e opportunità conseguenti, produce iniquità , di fatto e percepita. So perfettamente che non è una decisione del Comune di Carpi. Ma non fa molta differenza per chi sta sul mercato e cerca giorno dopo giorno di resistere alla crisi e di fare impresa nel nostro territorio. Si sa che la situazione è complessa, che il post sisma è super complicato, che è normale che vi siano aggiustamenti di normative sulla base degli effetti che producono, ma ciò che era accettabile in tempi normali, con la crisi e dopo il terremoto lo è molto meno. Io non sono un tecnico ma capisco così….ad esempio se la tua ditta è nella zona di Fossoli è già stata “testata” non devono essere fatti altri adempimenti, se la tua ditta è in altra zona di Carpi, non sei stato “testato” e devi adeguare le tue strutture /edifici, ergo, ancora un po’ di spese e di burocrazia, il tutto nella bufera della crisi. Vorrei rassicurare che non mi sono venuti attacchi di “grillismo” ma confesso che la mia naturale propensione al riconoscimento del buon senso stavolta viene messa a dura prova. E io non sono contrario a priori alla burocrazia, credo che vi sia burocrazia buona e cattiva e che il criterio della “modica quantità” come per altre sostanze, dovrebbe essere applicato anche al mondo delle procedure, che dovrebbero agevolare il mondo reale, non ostacolarlo. Insomma, chi può, rifaccia suonare chiare e forti le campane del buon senso.E’ la cosa giusta e bisognerebbe proprio farla. Decidano come, i tecnici e gli esperti di leggi e regolamenti, ma lo facciano. E’ grazie a chi ha sollevato pubblicamente questi aspetti,

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